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Il Miglior Libro sui Mercati Finanziari

Qual è il miglior libro sui Mercati Finanziari?

Questa è una domanda a cui non ho una risposta sincera. Non sono un amante dei libri tecnici sul trading e ne ho letti davvero pochi nella mia vita.

Tuttavia, c’è un libro che viene sempre menzionato quando si parla di questo argomento: “Trading in the Zone” di Mark Douglas. Trovo interessante parlare di questo libro perché si concentra sull’approccio mentale ai mercati finanziari, anziché sull’aspetto tecnico.

Per me, il trading ha un’importante componente mentale che può fare davvero la differenza. In questo video, discuterò alcuni punti chiave del libro e condividerò la mia opinione al riguardo. Potremmo essere completamente d’accordo o magari no, vedremo.

Prima di tutto, vorrei introdurre Mark Douglas.

Non lo definirei un trader, ma piuttosto un ricercatore. Purtroppo, ci ha lasciato alcuni anni fa, ma ha dedicato la sua vita a capire la mente di coloro che si avvicinano al mondo dei mercati finanziari e a cercare di aiutare l’aspetto mentale di chi vuole fare del trading un lavoro.

Passando al primo punto che ho tratto da “Trading in the Zone”,

concordo solo parzialmente con l’affermazione che la soluzione per essere un trader professionista e costantemente profittevole risiede nella mente e non nel mercato.

È vero che la mentalità gioca un ruolo importante, ma è necessario avere anche un processo che fornisca un vantaggio oggettivo nel mercato in cui si opera. Essere centrati mentalmente da soli, senza un vantaggio oggettivo, non porta necessariamente a profitti.

Pertanto, se si parte dal presupposto che una persona abbia un processo che offre un vantaggio, concordo pienamente sul fatto che il focus mentale e l’applicazione coerente di tale processo siano fondamentali per ottenere risultati.

Il secondo punto affronta il concetto che l’esito di una singola operazione non è fondamentale.

Sono totalmente d’accordo con questa affermazione.

Spesso si pensa che un’operazione debba necessariamente essere redditizia una volta ottenuto un vantaggio, ma non è così. L’esito di singole operazioni non significa nulla nel contesto più ampio.

È importante concentrarsi sul lungo termine e sul vantaggio complessivo che il proprio processo può offrire. Questo è un concetto che spiego frequentemente nella mia Trading Room. L’obiettivo è fare operazioni che, nel lungo periodo e con le stesse condizioni, forniscano un vantaggio.

È necessario accettare che ci saranno operazioni perdenti lungo il percorso, ma se si segue il proprio processo, si avranno profitti complessivi nel lungo termine.

Il terzo punto sottolinea che il trading è un “probability game” (gioco di probabilità) e che le parole “giusto” o “sbagliato” perdono di significato.

Sono completamente d’accordo. Nel trading, bisogna capire che è un gioco di probabilità e che non si tratta di avere ragione o torto in ogni singola operazione.

Il successo nel trading dipende dalla capacità di gestire le probabilità e di avere una strategia che fornisca un vantaggio nel lungo termine.

È importante accettare che anche le operazioni con un vantaggio elevato possono avere esiti negativi, mentre quelle con un vantaggio basso possono portare a profitti.

Quindi, non si tratta di cercare di essere sempre “giusti” nelle previsioni, ma di seguire una strategia coerente che, nel complesso, porti a un vantaggio statistico.

Il quarto punto affronta la questione delle emozioni nel trading.

Douglas sottolinea che le emozioni possono influenzare negativamente le decisioni di trading e spinge i trader a lavorare sul controllo emotivo.

Sono completamente d’accordo con questa idea. Le emozioni come paura, avidità e impazienza possono portare a decisioni irrazionali e dannose per il proprio conto di trading. È fondamentale sviluppare la capacità di gestire le emozioni e prendere decisioni razionali basate sulla propria strategia e sulle condizioni di mercato.

Infine, Douglas parla dell’importanza della disciplina nel trading. Afferma che i trader di successo sono disciplinati nell’applicare il proprio piano di trading e rispettare le regole che si sono dati.

Questo è un punto cruciale. La disciplina è necessaria per evitare comportamenti impulsivi o irrazionali che possono compromettere i risultati. È importante avere un piano di trading ben definito e seguire le regole stabilite senza deviazioni.

In conclusione, “Trading in the Zone” di Mark Douglas è un libro che mette l’accento sull’aspetto mentale del trading e sulla necessità di sviluppare una mentalità adatta per avere successo nei mercati finanziari.

Sebbene io non abbia letto molti libri di trading, ritengo che le idee presentate da Douglas siano importanti e valide.

Il trading è un’attività complessa che richiede conoscenze tecniche, ma anche una mentalità adeguata per gestire le emozioni, prendere decisioni razionali e seguire un piano di trading disciplinato.

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